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Tour

7. Repeating eutrophia

#THELAGOONHASTHEMOON

Date


Biglietto d'ingresso
Gratuito
Prenotazioni

Posti limitati, la prenotazione è richiesta al seguente link.

Settimo appuntamento del nuovo ciclo di conversazioni itineranti "Venice as a model for the future?" ("Venezia come modello per il futuro?").

Con il titolo "The lagoon / has the moon / between its legs / playing ball (La laguna / ha la luna / tra le gambe / che giocano a palla", da una poesia di Etel Adnan, tratta dal suo libro "From A to Z" , Post-Apollo Press, 1982), questa serie intende esplorare come gli umani e non convivano a Venezia e nella sua laguna dopo il tramonto, quando l'ondata di visitatori giornalieri lascia la città, gli uccelli notturni iniziano a cantare, i fari vengono accesi su alcune imbarcazioni per pescare triglie e seppie, e la luna detta il movimento delle maree.

Repeating eutrophia

Eutrofia: εὖ buono, τροϕία nutrimento. Un buono stato di nutrizione di un organismo o di un sistema che, portato alla ripetizione e all'eccesso, degenera nello stato di eutrofizzazione. "Repeating Eutrophia", progetto di lunga durata iniziato da Confluenze nel 2018 nasce da una ricerca sugli ecosistemi, in particolare sulle zone intertidali della laguna veneziana.

L'Eutrofizzazione, fenomeno chiamato anche “fioritura” delle acque, è presente in molte lagune del mondo, è ciclica e progressiva, data dal ritmico ripetersi di dinamiche umane degradanti, il cui riverbero si ripercuote sui sistemi naturali. Autodistruzione, dunque, portata da una floridezza eccessiva, riflesso di analoghe dinamiche in atto nella società dell’abbondanza.

L’inizio della performance riflette uno stile libero, lineare e ripetitivo che descrive lo stato di emergenza, nella quale la laguna si trova sempre più frequentemente. Il pubblico è chiamato a seguire l’azione anche attraverso i propri dispositivi mobili, cercando un rapporto che si instaura tra la natura e il movimento, tra organismi virtuali e corpi artificiali.

Seguendo il flusso della performance ci muoviamo controcorrente, dalla laguna verso il mare, ricercando uno spazio acquatico in forte cambiamento per chiederci: quale nuova percezione si apre da questa relazione inscindibile tra ecosistema e umanità?

Confluenze

Confluenze è un collettivo, nato nel 2018 e basato su una dinamica di lavoro fluida che si snoda tra ricerche individuali e collaborazioni tra i suoi membri. Nell’intento di descrivere una serie di luoghi specifici, lo sguardo e la percezione della realtà diventano il loro modo di studiare le compresenze. L'evidenza dello spazio circostante ospita diverse metodologie del lavoro negli spazi naturali e urbani, utilizzando video, danza e pratiche performative.

Il loro lavoro è stato presentato ad un evento collaterale della Biennale di Venezia (“Happenstance”, padiglione della Scozia, 16ª edizione della mostra internazionale di Architettura, 2018), U10 Spazio artistico/Umetnički prostor (Belgrado, 2019), Traffic Frestival “Fare Acqua” (Pergola 2022). Hanno collaborato con l’università IUAV di Venezia realizzando un workshop performativo per il convegno AESOP per architetti e urbanisti (Venezia 2019).

LA LAGUNA / HA LA LUNA / TRA LE GAMBE / CHE GIOCANO A PALLA

Parte del ciclo “Venezia come modello per il futuro? - La laguna / ha la luna / tra le gambe / che giocano a palla”.

"Venezia come modello per il futuro?" è un ciclo di conversazioni itineranti, curate da Barbara Casavecchia e Pietro Consolandi e guidate da attivisti, scienziati e custodi di questo specchio d'acqua e dei suoi abitanti. La serie di quest'anno, intitolata “La laguna / ha la luna / tra le gambe / che giocano a palla” (sempre ispirata a una poesia di Etel Adnan), si muove nel crepuscolo e nel silenzio della notte, esplorando come gli esseri umani e più che umani coesistano a Venezia e nella sua laguna dopo il tramonto.