Unitevi a noi a Ocean Space per due conversazioni con gli artisti Simone Fattal e Petrit Halilaj & Álvaro Urbano. Introdotte dalla curatrice Barbara Casavecchia, le conversazioni si concentreranno sulle loro pratiche e sulle rispettive installazioni create per la mostra "Thus waves come in pairs".

La mostra, il cui titolo riprende il verso di una poesia di Etel Adnan, ci ricorda che bisogna pensare e ripensare in modi plurali e praticare forme di condivisione. Le onde trasportano e trasmettono energia. Portano con sé un movimento che infrange le separazioni binarie come terra e acqua, bagnato e asciutto, umano e non-umano, che rimescola e scioglie la fissità di confini e paradigmi.

Con i loro lavori, Simone Fattal e Petrit Halilaj & Álvaro Urbano raccontano storie che ci portano a immaginare passati e futuri in cui la nostra comprensione del mondo è trasformata dall'incontro con l'Altro. Ci invitano ad ascoltare la molteplicità delle intelligenze, dei linguaggi, delle storie e delle narrazioni.

11:00 | Conversazione e presentazione del libro con Simone Fattal e il poeta e curatore Omar Berrada, introdotti da Markus Reymann e Barbara Casavecchia.

L'incontro celebra il lancio dell'antologia "Thus Waves Come in Pairs. Thinking with the Mediterraneans" (TBA21-Academy and Sternberg Press, 2023). Prendendo come punto di partenza una conversazione sui Mediterranei tra Etel Adnan e Simone Fattal del 2021, il libro raccoglie riflessioni interdisciplinari intorno e sui Mediterranei attraverso l'arte, la poesia, il pensiero oceanico e l'attivismo. Curato da Casavecchia, include contributi di Jumana Emil Abboud, Omar Berrada, Pietro Consolandi, Övül Ö. Durmuşoğlu, Pietro Consolandi, Zeyn Joukhadar, Petrit Halilaj & Álvaro Urbano, Ibrahim Nehme e Giovanna Silva. Il libro accompagna The Current III (2021-23), il programma di borse di studio curatoriali di TBA21-Academy incentrato sul Mediterraneo concepito come spazio plurale - plurale come le sue culture interconnesse, i climi mutevoli, i corpi d'acqua dolci e salati e le trasformazioni attuali.

12:00 | Conversazione tra Petrit Halilaj & Álvaro Urbano, Barbara Casavecchia e Audrey Teichmann, curatrice di Audemars Piguet Contemporary.

Parte del ciclo "Onde di parole", che comprende conversazioni con artisti, ricercatori e scrittori in cui si intrecciano poesia, scienza ed ecologie territoriali, in collaborazione con istituzioni locali e iniziative nazionali. Le parole si trasformeranno in onde con cui andare alla deriva e che trasporteranno i nostri pensieri, mentre consideriamo i cambiamenti climatici e culturali con voci diverse provenienti dalle sponde del Mediterraneo.

Simone Fattal è nata a Damasco, in Siria, ed è cresciuta in Libano, dove ha studiato filosofia alla "Ecole des Lettres" di Beirut. Si è poi trasferita a Parigi, dove ha proseguito gli studi filosofici alla "Sorbona". Nel 1969 torna a Beirut e inizia a lavorare come artista visiva, esponendo i suoi dipinti fino all'inizio della guerra civile libanese. Nel 1980 lascia il Libano e si stabilisce in California, dove fonda la "Post-Apollo Press", una casa editrice dedicata a opere letterarie innovative e sperimentali. Nel 1988 si è iscritta all'"Art Institute of San Francisco", che le ha permesso di tornare alla pratica artistica e di dedicarsi alla scultura e alla ceramica. Attualmente Fattal vive a Parigi.

Omar Berrada è scrittore e curatore, nonché direttore di Dar al-Ma'mûn, una biblioteca e residenza per artisti a Marrakech. Il suo lavoro si concentra sulle politiche della traduzione e della trasmissione intergenerazionale. È autore della raccolta di poesie Clonal Hum (2020), ed editore o coeditore di diversi libri, tra cui Album: Cinémathèque de Tangier, sul cinema a Tangeri e su Tangeri nel cinema (2012); The Africans, sulle dinamiche razziali in Nordafrica (2016); e La Septième Porte, una storia del cinema marocchino di Ahmed Bouanani (2020). Gli scritti di Berrada sono stati inclusi in numerosi cataloghi di mostre, riviste e antologie, tra cui Frieze, Bidoun, Asymptote, The University of California Book of North African Literature, e Poetic Justice: An Anthology of Contemporary Moroccan Poetry. Vive attualmente a New York e insegna alla Cooper Union, dove organizza insieme a Leslie Hewitt la IDS Lecture Series.

Petrit Halilaj (nato in Kosovo) e Álvaro Urbano (nato in Spagna) sono due artisti visivi con sede a Berlino. Lavorando per lo più individualmente, la loro pratica comune combina aspetti specifici degli interessi di ciascuno e integra la ricerca dell'altro. La loro produzione comune riflette sulla dicotomia tra ambienti costruiti e natura e sulle possibilità di negoziazione tra queste due realtà: a questo proposito, gli abitanti che occupano questi spazi liminari suscitano un interesse particolare per i due artisti. Halilaj e Urbano hanno partecipato congiuntamente alle residenze d'artista presso il MAK Residency di Los Angeles (2016-2017) e a Villa Romana, Firenze (2014).

Barbara Casavecchia è scrittrice, curatrice indipendente e docente. Vive tra Venezia e Milano, dove insegna presso il Dipartimento di Visual Cultures e Pratiche Curatoriali dell’Accademia di Brera dal 2011. Attualmente insegna anche al master Art & Ecology presso la NABA di Milano. Collabora alla rivista Frieze e i suoi articoli e saggi sono stati pubblicati in art-agenda, ArtReview, La Repubblica, Flash Art, Mousse, Nero, South e Spike, tra gli altri, così come in libri e cataloghi d'arte. Nel 2018 ha curato la mostra personale “Susan Hiller, Social Facts” alle OGR di Torino. Nel 2020 è stata mentore del programma Ocean Fellowship proposto da TBA21–Academy ad Ocean Space. Nel 2021-2023 Barbara guida il terzo ciclo del programma di punta di TBA21–Academy, "The Current".

"Thus waves as in pairs" è commissionata e prodotta da TBA21-Academy.

L'installazione di Petrit Halilaj & Álvaro Urbano è co- commissionata da TBA21-Academy e Audemars Piguet Contemporary.

Audemars Piguet Contemporary commissiona ad artisti internazionali la creazione di opere d'arte contemporanea, promuovendo una community globale di creatori. Il marchio crede nel potere dell'arte contemporanea di connettere ed essere connessi. Il team accompagna il processo di ogni commissione dall'inizio, attraverso il suo sviluppo e fino all'esposizione, costruendo esperienze che permettono al pubblico di interagire con l'opera in tutto il mondo. Come per gli orologi meccanici, le opere d'arte commissionate vanno al di là di ciò che si vede. Si tratta di opere sensibili al nostro mondo in continua evoluzione. Sono un'opportunità di creazione nuova, che riunisce il pubblico e stimola conversazioni che vanno oltre la prima impressione.