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Ocean Space
- Prenotazioni
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Partecipazione gratuita fino al raggiungimento della capienza massima
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Evento in inglese
- Informazioni
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A cusa di María Montero Sierra (TBA21). Un progetto nell'ambito dell'iniziativa S+T+ARTS4Water II della Commissione Europea
Ti aspettiamo per una speciale serata, con performance dal vivo, installazioni sonore e partecipative, dedicata all'ascolto profondo delle storie multispecifiche della laguna di Venezia. "TBA21 Festa del solstizio" sarà anche l'occasione di presentareil programma di residenza di TBA21–Academy a Venezia.
Le/gli artiste/i in residenza, Adelita Husni-Bey, Nandita Kumar e Carlos Casas, riuniscono questo programma serale per esplorare come suona la laguna di Venezia, chi parla e quali informazioni circolano attraverso le sue onde. Ponendo la laguna di Venezia al centro della loro ricerca, questo ecosistema creato dall'uomo e dalla natura emerge come uno spazio di ascolto e un corpo che insiste per essere ascoltato.
Programma
- 19:00 | Performance di Adelita Husni-Bey
- 20:00 | Sounding the Invisible: An Elegant Symbiosis
Performance di Nandita Kumar - 20:45 | LACUNAE
Performance di Carlos Casas
Informazioni
I primi a farsi sentire sono i lavoratori del polo petrolchimico del Porto Marghera. Storie orali, racconti del passato e del presente, e poesie resuscitate raccolte da Adelita Husni-Bey fanno rivivere il movimento operaio degli anni ’70, che già allora aveva compreso le interdipendenze tra i corpi della laguna e i propri. I danni ecologici causati come sottoprodotto del lavoro, accelerati dal ritmo dell’industria petrolifera in espansione, venivano percepiti tanto nelle acque tossiche quanto sulla salute dei lavoratori, generando una consapevolezza precoce della circolarità tra lavoro e legami ecologici. Oggi, quelle prime proteste e rivendicazioni ecologiche e sindacali riaffiorano con forza, senza che se ne possa dubitare dell’attualità, mentre nuove forze lavoro —nuove ondate di migranti, spesso in fuga da disastri ambientali— continuano a reclamare i propri diritti. Il lavoro di Husni-Bey ci rende partecipi di un intervento nei sistemi legali, trasmettendo una narrazione che riguarda tanto l’umano quanto ciò che va oltre l’umano.
Anche la tossicità parla da sé. L’indagine di Nandita Kumar sulle proprietà delle piante fitodepurative comincia con la creazione di una composizione sonora volta a identificare i principali componenti chimici presenti nelle acque della laguna. Quelle tracce nocive di rame, arsenico e fenolo, provenienti dalle attività industriali del porto, scorrono attraverso le barene, entrando in collisione con la flora e generando, infine, una forma di guarigione. La capacità delle piante fitodepurative di metabolizzare alcuni minerali e di “ripulire” le acque ci invita a istruirci su quali minerali e in quali concentrazioni siano presenti in questo corpo liquido, quali piante vi coesistano e come interagiscano tra loro. Queste interrelazioni precarie riflettono uno stato collettivo di fragilità, e i suoni a cui sono associate ribadiscono al contempo la responsabilità umana e la possibilità di relazioni. I componenti chimici e i residui delle attività umane diventano percepibili acusticamente, permettendoci di comprendere la reale portata della loro presenza.
Chi sono i/le nostri/e vicini/e? Siamo in grado di ascoltarli/le? Come comunichiamo gli/le uni/e con gli/le altri/e? Carlos Casas propone una mappa uditiva inedita della laguna — un viaggio sonoro che va dalle atmosfere ambientali in superficie fino alle profondità subacquee, includendo uccelli migratori, pesci, gamberetti grigi e cozze, insieme alle attività umane provenienti da porti, infrastrutture e ricerca. Come se ascoltassimo la laguna per la prima volta, lo spazio tridimensionale evocato serve a riflettere sulle origini di Venezia e sui molteplici modi in cui le interazioni tra specie sono storicamente emerse attraverso il suono. È un invito ad ascoltare la zona bentonica che si fonde con il ritmo dell’acqua, così come la presenza di suoni non umani nei canti popolari veneziani, che dimostrano come acusticamente siamo connessi, anche se non pienamente consapevoli della portata di tale connessione.
Residenza di TBA21–Academy a Venezia
Le residenze artistiche sono organizzate da TBA21–Academy nell’ambito di S+T+ARTS 4WaterII, un’iniziativa della Commissione Europea, con il supporto del Konsortium Deutsche Meeresforschung (KDM) e in collaborazione con Ca’ Foscari, CNR-ISMAR, ETT e Venice International University.
Il Gruppo di Esperti Locali, che ha accompagnato i residenti nel loro percorso, è composto da Francesca Leon (ETT Solutions), Nefeli Myrodia (Fondazione Onassis), Pietro Omodeo (Ca’ Foscari), Francesca Savoldi (Glasgow Caledonian University) e Jan-Stefan Fritz (Konsortium Deutsche Meeresforschung - KDM).
biografie
Adelita Husni-Bey è un'artista e pedagoga che si occupa di anarco-collettivismo, teatro e antropologia giuridica. Organizza laboratori, pubblicazioni, trasmissioni e mostre utilizzando modelli pedagogici non competitivi attraverso la cornice dell'arte contemporanea. Coinvolgendo attivisti/e, architetti/, giuristi/e, scolari/e, poeti/e di parole parlate, attori/trici, urbanisti/e, fisioterapisti/e, studenti/trici e insegnanti, il suo lavoro consiste nel creare luoghi in cui praticare collettivamente. Il suo lavoro ha fatto parte del padiglione italiano della 57a Biennale di Venezia, Venezia, 2017. Ha partecipato a mostre e biennali in tutto il mondo ed è stata una Vera List Center Fellow 2020-2022.
Nandita Kumar “crea” all'intersezione tra arte, suono, scienza ambientale, tecnologia e impegno nella comunità. Come designer di sistemi, esplora il processo elementare attraverso il quale gli esseri umani costruiscono il significato delle loro esperienze, creando narrazioni sensoriali attraverso l'uso di dati, suoni, video/animazione, performance, applicazioni per smartphone, schede madri personalizzate, sensori solari/microonde. Attraverso installazioni sonore interattive e i suoi esperimenti artistici basati sui dati, coinvolge il pubblico nella comprensione di complesse questioni ambientali. Kumar è borsista del DAAD e ha esposto alla Listening Biennale, alla Mardin Biennale, ad Ars Electronica, al Pompidou, allo ZKM e al Kiasma
Carlos Casas è un regista e artista la cui pratica comprende il cinema, il suono e le arti visive. Le sue opere sono state presentate in mostre internazionali come le Biennali di Venezia, Shanghai, Bangkok e Istanbul. Le retrospettive dei suoi film sono state presentate in festival e cinema internazionali da Madrid, al Messico, a Bruxelles, e il suo lavoro è stato esposto e rappresentato in istituzioni e gallerie d'arte internazionali, come la Tate Modern, il Centre Pompidou di Parigi, il NTU CCA di Singapore, l'Hangar Bicocca, Matadero di Madrid, il MAAT di Lisbona e il Bozar, tra gli altri.