Tavole Conviviali
Tavole Conviviali è il programma di ricerca sul campo di TBA21–Academy dedicato ai legami tra cibo ed ecologia e al modo in cui questi influenzano i corpi idrici, guidato da María Montero Sierra e Barbara Nardacchione con Markus Reymann. Questo programma di ricerca è in linea con i principi di coabitazione rigenerativa e interspecie del progetto Zoöp, di cui TBA21–Academy è partner.
Tavole Conviviali. Una dieta di resistenza
Per la terza edizione, Tavole Conviviali è curato da Barena Bianca, collettivo di artivismo lagunare attivo dal 2018.
Re-Stor(y)ing Oceania è la base tematica di partenza per parlare di problematiche ambientali attraverso il programma Tavole Conviviali 2024.
Sfruttamento del sottosuolo e dell’Oceano, conflitti politici e militari per l’espansione delle acque territoriali e privatizzazione di beni comuni causano danni non solo ambientali ma anche culturali: svalutando, cancellando e infine dimenticando antiche tecniche produttive. Le diverse conoscenze locali emergono infatti da specificità territoriali, ma stanno venendo ovunque erose per lasciare spazio a tecniche standardizzate, legate a dinamiche industriali e di grande distribuzione, provocando una pericolosa rimozione culturale: un’amnesia collettiva che porta le comunità a dimenticare la propria cultura localizzata e connessione con l’ecosistema – la cosiddetta shifting baseline syndrome.
Questi fenomeni, evidenti nelle zone Pacifiche e rappresentati nella mostra Re-Stor(y)ing Oceania, sono la base critica su cui progettare una “dieta di resistenza” in grado di sopravvivere, adattandosi, arginando e contrastando i cambiamenti in atto.
La progettazione di una dieta di resistenza non intende limitarsi a una specifica area geografica, ma piuttosto essere condivisa con luoghi e persone accomunati da situazioni ambientali, economiche e sociali simili: perdita di suolo fertile e danneggiamento degli ecosistemi marini, inquinamento di terra, aria e acqua, declino della biodiversità, monocolture e pesca eccessiva, utilizzo di sostanze nocive e reti a strascico, spopolamento dei territori e perdita dei saperi tradizionali, standardizzazione di produzione e distribuzione. Venezia sarà il terreno su cui avviare questa ricerca con l’intento di condividerla altrove.
Un workshop pubblico, volto ad includere partecipanti sensibili alle tematiche e alle aree prese come riferimento, è fondamentale per sensibilizzare ad una dieta resistente rendendoci consapevoli di come l’alimentazione sia in grado di dare voce e concretezza alle proprie scelte su tematiche ambientali, sociali ed economiche.
Il fine ultimo del programma 2024 di Tavole Conviviali consiste nel guidare i partecipanti alla progettazione di una dieta di resistenza che possa essere divulgata e attuata pubblicamente e privatamente dai partecipanti del workshop, dal pubblico di Ocean Space e da Ocean Space stesso.
Calendario
- 8 giugno: installazione culinaria e lancio del workshop a cura di Barena Bianca: installazione culinaria e lancio del workshop a cura di Barena Bianca
- 16 giugno: gita tra orti e barene con la motonave ibrida della cooperativa Sestante (aperta ai partecipanti selezionati tramite open call)
- 23 giugno: momento di conversazione e sperimentazione negli spazi di Ocean Space (aperto ai partecipanti selezionati tramite open call)
- 14 settembre: laboratorio di costruzione forno solare
- 28 settembre: evento finale con talk, presentazione del manifesto della dieta di resistenza e cucina conviviale
Barena Bianca
Barena Bianca è un collettivo di artivismo lagunare attivo dal 2018. Il suo punto di partenza è l’idea che la protezione di un ecosistema e la cura della gente che lo abita siano due aspetti impossibili da scindere. Il nome Barena Bianca e la scelta di lavorare su zone umide come elementi ecosistemici fondamentali e al contempo metafore esistenziali nasce dalla consapevolezza che l’erosione lagunare e quella del tessuto cittadino siano dovute a cause strettamente interconnesse tra loro. Negli ultimi anni, Barena Bianca ha esposto e presentato i suoi progetti a Venezia, in Italia e all’estero (Inghilterra, Svezia, Turchia e Indonesia), e uno dei risultati più rilevanti è stato il lavoro didattico a contatto con scuole veneziane (Scuola Elementare Canal, Liceo Benedetti Tommaseo) e con la comunità locale attraverso “Piantagruèl, la scuola di selvaticità lagunare” sviluppata con MetaForte (Cavallino).