2. Ocean Commons – Reclaiming the common oceans
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Territorial Agency — Oceans in TransformationOcean Commons - Reclaiming the common oceans inaugura il secondo ciclo di OCEAN / UNI di TBA21–Academy nel 2021. Questa iniziativa educativa artistico-scientifica, aperta al pubblico, offre 8 sessioni bisettimanali online per approfondire le indagini al centro della mostra Territorial Agency: Oceans in Transformation, commissionata da TBA21–Academy, riaperta all'Ocean Space nel marzo 2021.
In concomitanza con il lancio del Decennio delle Nazioni Unite per la Scienza degli Oceani per lo Sviluppo Sostenibile (2021-2030), OCEAN / UNI invita allo scambio e al dibattito per raccogliere conoscenze e stabilire nuove prospettive sugli oceani e le loro destabilizzazioni. Ocean Commons - Reclaiming the common oceans si avvale di una comunità di studiosi/e, artisti/e, operatori/trici e appassionati/e di oceani per riflettere sulla politica dei beni comuni e sul mondo delle relazioni comunitarie dall'interno degli studi critici sugli oceani e delle pratiche attivistiche. Difendere e reclamare i beni comuni riguarda l'etica della cura e la creazione di legami reciproci. Questo appello viene raccolto da persone che operano sui fronti più diversi e intersecati, per contrastare la stregoneria del capitale e della mercificazione. Ma ci mette anche in guardia dall'inquietante consapevolezza che, se i beni comuni possono essere considerati di proprietà di tutti, ciò comporta il rischio di non essere curati da nessuno.
Ciò che è definito come comune all'umanità sta subendo una riformulazione giuridica in diverse sedi internazionali, dallo strumento delle Nazioni Unite sulla conservazione e l'uso sostenibile della diversità biologica marina delle aree al di fuori della giurisdizione nazionale (ABNJ), al Codice minerario, ai negoziati dell'OMC sulla pesca. Allo stesso tempo, l'Organizzazione Internazionale del Lavoro si è pronunciata sull'incapacità dei governi di tutto il mondo di proteggere i marittimi durante la pandemia, trascurando il loro dovere di assistenza ai sensi del diritto internazionale. Queste narrazioni ideologiche e normative stanno attualmente creando recinti e violando gli ideali di comunione attraverso la privatizzazione degli spazi di libertà e della loro ricchezza di risorse.
La visione delle numerose discordanze e rotture nella gestione dei beni comuni talassici rivela un attacco insidioso alla reciprocità, alla mutualità e alla cura. L'urgente disfacimento di queste narrazioni, e l'esplorazione dell'inclusione di altri non umani nel discorso, offre la possibilità di rimodellare i modi in cui viviamo insieme e di partecipare a nuove forme di socialità. Non è l'incanto di un sogno arcaico a guidare questa indagine, ma il sostegno di un progetto politico urgente in difesa dei beni comuni più grandi e vitali del pianeta.
L'accumulo e la disponibilità di dati derivanti da quello che Jennifer Gabrys chiama il “divenire ambientale della computazione” offrono potenzialità per un nuovo modo di affrontare la trasformazione ecologica su scala planetaria. Tuttavia, le asimmetrie nell'accesso a questi dati persistono e rafforzano specifiche relazioni di dominio, sfruttamento ed esaurimento dei beni comuni, oltre a negare i contributi di attori esterni alle arene del mondo accademico e della governance. Quali atti di comunione e di cura possono essere immaginati per contribuire a una nuova episteme di unione e mutualità su un pianeta danneggiato?
Il programma del semestre primaverile Ocean Commons - Reclaiming the common oceans offre un'ampia esposizione a voci ecocritiche che parlano a visioni del mondo non basate sulla terraferma e mettono a fuoco lotte situate, forme di resistenza, conoscenze indigene, immaginazione legislativa e forme di cura. Il programma consiste in presentazioni di esperti/e, discussioni e letture ravvicinate (vedi: sessioni di Arpentage) per creare le basi per forme di pensiero e pratiche che superino le semplici nozioni di riparazione e di restituzione.
Sessioni di lettura
Per approfondire le domande e i temi affrontati in ogni sessione, vengono offerte 4 sessioni extra online dei cosiddetti circoli di lettura “Arpentage” come esperimento di apprendimento collettivo, per approfondire la conoscenza e attivare il dibattito su specifiche posizioni ecocritiche.
Questi circoli di lettura sono concepiti come modi per coinvolgere gli/le studenti/esse in modo più orizzontale e non gerarchico, utilizzando la metodologia dell'“arpentage”, che affonda le sue radici nella cultura operaia (circolo dei lavoratori), come pedagogia alternativa.
sessioni
Sessione 1 - Mercoledì 20 gennaio
OCEAN JUSTICE: PEOPLE vs. ARCTIC OIL
Con: Silje Ask Lundberg, presidente della Società norvegese per la conservazione della natura, Shirleen Chin, team legale e diplomatico di Stop Ecocide e amministratrice delegata di Green Transparency. In collaborazione con NTNU Trondheim.
Sessione 2 - Mercoledì 3 febbraio
OCEAN CARE: CARING FOR THE COMMONS
Rémi Parmentier, direttore fondatore del Gruppo Varda; Clement Yow Mulalap, consulente legale della Missione Permanente degli Stati Federati di Micronesia presso le Nazioni Unite; Teresa Satta, artista e scrittrice; Susanne Winterling, artista, ricercatrice artistica e docente all'Accademia di Belle Arti di Trondheim, NTNU, Norvegia.
Sessione 3 - Mercoledì 17 febbraio
ON OCEAN LABOR
Louise Carver, geografa critica, Lancaster University; Nancy Couling, architetta e ricercatrice urbana, attualmente professoressa associata alla Bergen School of Architecture; Francisco Rodríguez Teare, artista. Nell'ambito del programma relativo a questa sessione, il video-saggio “The Lottery of the Sea” (2006) di Allan Sekula sarà disponibile per la visione online su Ocean Archive.
SESSIONE DI LETTURA
Mercoledì 24 febbraio
Venerdì 26 febbraio
Il libro oggetto di queste sessioni è “Forest Law” di Ursula Biemann e Paulo Tavares. Sessioni condotte da Pietro Consolandi e Beatrice Forchini.
Sessione 4 - Mercoledì 10 marzo
DEEP SEA MINING: THE FUTURE OF GREENWASHING
Sandor Mulsow, geologo marino. In collaborazione con la NTNU di Trondheim.
SESSIONE DI LETTURA
Mercoledì 17 marzo
Venerdì 19 marzo
Il libro oggetto di questa sessione è “Matters of Care” di María Puig de la Bellacasa. Sessione condotta da Markus Reymann e Katarina Rakušček.
Sessione 5 - Mercoledì 14 marzo
FLUID TERRITORIES
Philip Steinberg, professore di Geografia politica, Università di Durham; Marina Zurkow, artista; Nicola Manghi, antropologo e dottorando presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell'Università di Torino, Italia.
Sessione 6 - Mercoled' 14 aprile
SOUNDING BORDERLESS ENTANGLEMENTS
Jana Winderen, artista; Emma McCormick, artista, scrittrice e ricercatrice; Carl Michael von Hausswolff / freq_wave.
SESSIONE DI LETTURA
Mercoledì 21 aprile
Venerdì 23 aprile
Il libro oggetto di queste sessioni è “Waves of Knowing - A Seascape Epistemology” di Karin Amimoto Ingersoll. Sessioni guidate da Fiona Middleton e Pietro Scammacca.
Sessione 7 - Mercoledì 28 aprile
MEDITERRANEAN ENCLOSURES
Sara De Vido, professoressa associata, Istituto di Ricerca per l'Innovazione Sociale, Università Ca' Foscari, Venezia, e Beppe Caccia, rappresentante di Mediterranea Saving Humans; collettivo curatoriale Calypso 36°21 (Justine Daquin e Zoé Le Voyer), Ocean Fellows 2021.
SESSIONE DI LETTURA
Mercoledì 5 maggio
Il libro in oggetto è “In the Wake. On Blackness and Being” di Christina Sharpe. Sessione condotta da Pietro Scammacca e Beatrice Forchini.
Venerdì 7 maggio
Il libro in oggetto è “Across Oceans of Law: The Komagata Maru and Jurisdiction in the Time of Empire” di Renisa Mawani. Sessione condotta da Daniela Zyman e Pietro Consolandi.
Sessione 8 - Mercoledì 12 maggio
OCEAN AS A METHOD
Francesca Thyssen-Bornemisza,Territorial Agency, Barbara Casavecchia, Markus Reymann, Pietro Consolandi, Fiona Middleton, Pietro Scammacca, Alice Sartori.
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