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The So(ng)qe/Tovuto Kyrrahafið Sound Field

Dark Morph  — 

Gli oceani non sono mai privi di suoni.
Il mondo sotto la superficie dell'oceano è un luogo rumoroso, dicono i ricercatori. Mille tipologie di pesci - e probabilmente molti di più - producono suoni.

Il mondo sotto la superficie dell'oceano è un luogo rumoroso, dicono i ricercatori. Mille tipologie di pesci - e probabilmente molti di più - producono suoni. Le loro vocalizzazioni polifoniche sono espresse in un ampio repertorio di forme, tra cui schioppetti, ticchettii, fischi, fusa, grugniti, gemiti, ringhi, latrati, ronzii, urla, sonagli e persino tintinnii. Alcuni pesci usano il loro muscolo sonico, attaccato alla vescica natatoria, come organo per produrre suono, attraverso rapide contrazioni e rilassamento. Altri producono suoni ad alta frequenza frizionando insieme parti scheletriche del loro corpo. E altri ancora comunicano attraverso il loro movimento in acqua o espellendo gas dall'area anale, producendo bolle e il suono acuto di tic ripetitivi e veloci. Per gli odontoceti (balene, delfini e focene), il suono si basa su un’espulsione d’aria ad alta pressione attraverso una struttura ossea, le loro labbra o "scimmie" foniche, che consentono loro di far circolare e riutilizzare l'aria.

I misticeti (balene come la balenottera azzurra e la megattera) utilizzano anche l'aria di ricircolo per la generazione del suono. Il loro suono pulsa a frequenze ben al di sotto della soglia di percezione dell'orecchio umano, viaggiando per migliaia di chilometri nell'oceano. È attraverso le ossa nella loro testa che registrano le vibrazioni sonore e le trasmettono a una struttura dell'orecchio interno. Il loro è un mondo di sensazioni basato sull'udito.

I suoni degli oceani formano complessi assemblaggi. Insieme al biota, le due interfacce degli oceani, la superficie d'aria e il fondo marino, producono un'ecologia sonora, emessa da attività sismiche, traffico oceanico, estrazione industriale, diversi tipi di inquinamento (trivellazione petrolifera, estrazione mineraria in acque profonde, esperimenti acustici, sonar), onde e ondulazioni superficiali, bolle e spruzzi che si intensificano con condizioni atmosferiche e precipitazioni. Sopra l'acqua, uccelli pelagici, venti, cicloni, tempeste e velivoli creano uno spazio sonoro avvolgente, che si rifrange sulla sua superficie. La stragrande maggioranza della biomassa degli oceani vive di organismi così infinitesimali da non essere percepibili dall’occhio o, per la stessa ragione, dall’orecchio umano. Zooplancton e fitoplancton, microvirus e batteri attraversano infiniti cicli di decadimento e rigenerazione. Questo corpo acquoso si formò circa tre miliardi di anni fa e circola ancora in noi, attraverso di noi, insieme ai polimeri plastici, agli isotopi radioattivi, all'azoto, al fosforo, alla CO2, ai pesticidi, agli ormoni e ad altri residui di scolo che viaggiano attraverso le sue molecole.

The So(ng)qe/Tovuto Kyrrahafið Sound Field è un'installazione sonora sintetizzata dai modelli diffrattivi delle onde sonore che si intrecciano con le onde oceaniche, le code delle balene, il fischio e il grugnito dei pesci, lo schiocco dei crostacei e il ronzio eolico dei venti. Forme che passano l’una attraverso l'altra, suoni drone di suoni che percepiscono, catturano e trasmettono la forza vibratoria in tutti gli organismi che seducono, oscillano, si interfacciano e risuonano. È una So(ng) [canzone] e un So(ng)qe, una parola che proviene dalle isole Fiji e che significa piccione del Tovuto, la grande balena del Pacifico-Kyrrahafið - un movimento sonico, multi-fonico e disperso, che si propaga con, attraverso e per mezzo dei campi sonori del mare aperto e costiero. È una canzone di dedizione e lutto, ma ancor più una collaborazione sonora con le creature animali del Pacifico attorno alle isole di Fiji e Tonga. Inscritto in profondità nella sua composizione sintetica, esso trasporta i ricordi e le voci degli oceani, ma anche dei detriti che scivolano lungo la colonna d'acqua, oscillando in assemblaggi materiali e affettivi. L'archivio sonico nella creazione delle acque e dei suoi abitanti indicizza le relazioni con gli oceani antropogenici, ma anche con il tempo, le sensazioni e la decomposizione.

Turbati dalle ingiustizie ambientali che avvengono nelle acque degli oceani, colpendo esseri umani e corpi più che umani, Jónsi, artista del suono, chanteur, compositore di musica organica residente a Reykjavik e Los Angeles, per lo più noto come cantante e arco/chitarrista dei Sigur Rós, e Carl Michael von Hausswolff, artista visivo, compositore elettroacustico e re di Vargaland, che vive a Stoccolma, si sono uniti per formare Dark Morph. Il loro progetto, che prende vita a bordo della Dardanella, imbarcazione e luogo di ricerca, e che si è manifestato finora con un LP, esibizioni dal vivo, e questa installazione (inaugurale), si basa su registrazioni di idrofoni campionate, manipolate e assemblate durante un viaggio guidato da studio, scambio e collaborazione. “Abbiamo usato molte delle registrazioni fatte alle Fiji. Ho iniziato a prendere queste registrazioni e a manipolarle, a trasformarle in drone o in altri tipi di funzioni musicali, in modo da poter effettivamente usare i suoni come strumenti per costruire composizioni. Ci siamo anche detti: ‘Proviamo a non farli sembrare troppo simili a suoni reali, proviamo a trasformali in qualcos'altro.’ Dopo aver prodotto alcuni drone, suoni lunghi presi da un uccello o qualcosa del genere, ho dato questo materiale a Jónsi e lui ha iniziato a ricavarne delle cose melodiche, e poi a suonarle. E poi abbiamo iniziato a passarci la palla avanti e indietro", spiega von Hausswolff.

Il So(ng)qe/Tovuto Kyrrahafið Sound Field si sviluppa come luogo densamente strutturato, distribuito ed empatico, di sensazioni - udite e incarnate - dando vita a capacità sensoriali che si concretizzano attraverso la percezione, la composizione, l'amplificazione elettronica, la sintesi e la modulazione. Raggiungendo la vita oceanica, i suoi ambienti e le sue geografie, la composizione parla da e per l'intelligenza e la conoscenza acquatica, di animali e umani. La ferocia disgregante della violenza indotta dall'uomo sul corpo acquoso, molecolare e fluido degli oceani, si traduce in una provocazione sonora che ci ricorda, forse, che la posta in gioco nella venuta dell'Antropocene non è l'istantanea stratigrafica delle terre geologicamente limitate alla litosfera, ma ancor più, come la terra dipenda dal suo pianeta acquatico vivente e sonoro.

DARK MORPH

Dark Morph è un progetto collaborativo di Jónsi (Sigur Rós) e Carl Michael von Hausswolff. Durante una borsa di studio, parte del programma di spedizioni di TBA21–Academy a bordo della Dardanella, imbarcazione e luogo di ricerca, Dark Morph e Francesca Thyssen-Bornemisza hanno raccolto registrazioni sul campo mentre visitavano il nuovo sito Tabu a Vanua Vatu Reef nelle Fiji, sintetizzando poi questi suoni a bordo della nave. Seguendo la pratica itinerante dell'Accademy, i Dark Morph hanno masterizzato le tracce ai Gee Jam Studios in Giamaica, durante una residenza presso l’Alligator Head Foundation. Un evento inaugurale è stato presentato a Desert X, come parte di The Current II - Convening #2 guidato da SUPERFLEX.

Su e con The So(ng)qe/Tovuto Kyrrahafið Sound Field di Dark Morph di Daniela Zyman.