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Conversazione

A Polyphony of Repatriations

Conversazione con Daniel Browning, Khadija von Zinnenburg Carroll e Azu Nwagbogu #listening

Date


Biglietto d'ingresso
Gratuito

Venerdì 19 aprile ti aspettiamo a Ocean Space per una conversazione sulla restituzione di materiali fragili e cerimonie ancestrali tra comunità oceaniche e africane con Khadija von Zinnenburg Carroll, Azu Henry Nwagbogu e Daniel Browning.

A Polyphony of Repatriations è una conversazione sulla restituzione di materiale fragile e sulle cerimonie nelle comunità oceaniche e africane. Si tratterà di una discussione polivocale sugli approcci artistici alla nozione di fragilità da prospettive dell'Africa occidentale, dell'America Latina e del Pacifico. Khadija von Zinnenburg Carroll condurrà la sessione nell'ambito del suo progetto di ricerca artistica Repatriates, che comprende un collettivo di artisti/e provenienti da comunità interessate a creare solidarietà attraverso i processi di rimpatrio. Azu Nwagbogu presenterà il suo lavoro di curatore del primo Padiglione del Benin nella storia della Biennale di Venezia, incentrato sulla restituzione di beni culturali dalla Francia alla Repubblica del Benin.

Lo scrittore, giornalista ed emittente First Nations (aborigeno) Daniel Browning presenterà i risultati del suo progetto di ricerca letteraria in corso sulla vita di due uomini aborigeni First Nations che viaggiarono in Europa tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Le storie intrecciate del performer di zoo umani Bonangera (1864-?) e dell'attivista per i diritti degli aborigeni Anthony Martin Fernando (1864-1949) fanno esplodere il mito di un popolo sconfitto, isolato e incuriosito, mettendo in discussione le percezioni della storia australiana e transnazionale e il posto dei popoli delle Prime Nazioni all'interno di questi discorsi. La loro memoria culturale giace misconosciuta negli archivi europei, dai giornali ai fascicoli di immigrazione, dai registri pubblici a un oggetto museale estremamente raro. Rimpatriando le prove documentali non materiali, il progetto mira a creare una memoria culturale dove non esiste.

Insieme, il panel rifletterà sulle restituzioni al di là dei singoli negoziati tra Stati nazionali, per concentrarsi sulle strategie artistiche per la restituzione delle proprietà materiali e intellettuali dei popoli indigeni sottratte durante la colonizzazione.

Mousse Magazine & Publishing sarà presente con un pop-up bookstore in qualità di Media Partner di Ocean Space.

Bio

Khadija von Zinnenburg Carroll è un'artista e storica attualmente a capo del progetto REPATRIATES: Artistic Research in Museums and Communities in the process of Repatriation from Europe (repatriates.org). È professoressa di storia presso la Central European University di Vienna e professoressa onoraria e titolare della cattedra di Arte Globale presso l'Università di Birmingham. I suoi film e le sue installazioni sono stati presentati a livello internazionale, tra cui alle Biennali di Venezia, Marrakech e Sharjah, ZKM, Manifesta, Taxispalais, Extracity, HKW, Savvy, LUX, Chisenhale, SPACE, St Kilda e Casablanca Film Festival. È autrice dei libri Art in the Time of Colony (2014); The Importance of Being Anachronistic (2016), Botanical Drift (2017); Mit Fremden Federn (2022); e The Contested Crown: Repatriation Politics between Mexico and Europe (2022). È coautrice di Bordered Lives: Immigration Detention Archive (2020) e co-editore della rivista Third Text.

Azu Henry Nwagbogu è un curatore di fama internazionale, interessato a sviluppare nuovi modelli di impegno con questioni di decolonizzazione, restituzione e rimpatrio. Nella sua pratica, la mostra diventa un sito sperimentale per la riflessione, l'impegno civico, l'ecologia e il rimpatrio - sia tangibile che simbolico. Nwagbogu è fondatore e direttore della African Artists' Foundation (AAF), un'organizzazione non profit con sede a Lagos, in Nigeria. È anche fondatore e direttore del LagosPhoto Festival, un festival internazionale di fotografia che si tiene ogni anno a Lagos. È l'editore di Art Base Africa, uno spazio virtuale per scoprire e conoscere l'arte contemporanea dell'Africa e delle sue diaspore. Nel 2023 è stato nominato Explorer at Large dalla National Geographic Society, a riconoscimento del suo impegno nell'esplorare e documentare le diverse culture e ambienti del mondo. L'interesse principale di Nwagbogu è quello di reinventare l'idea di museo e il suo ruolo come spazio civico di impegno per la società in generale.

Daniel Browning è uno scrittore aborigeno, giornalista radiofonico, emittente, documentarista e artista del suono. Attualmente è redattore della radio indigena dell'Australian Broadcasting Corporation e si occupa della supervisione di Awaye! e Speaking Out, oltre che del podcast di revival linguistico Word Up. Laureato in arti visive, Daniel presenta anche il podcast The Art Show ed è ampiamente pubblicato come scrittore freelance di arte e cultura. Il suo primo libro, Close to the Subject: Selected Works ha vinto l'Indigenous Writing Prize ai Victorian Premier's Literary Awards 2024 ed è in lista d'attesa per i NSW Premier's Literary Awards 2024. Nel 2023 è stato il primo Laureato a partecipare al galang First Nations Residency Program presso la Cité internationale des arts di Parigi, dove ha iniziato la ricerca del suo secondo libro, una storia narrativa/doppia biografia/memoir nel genere della saggistica letteraria. Daniel appartiene al popolo Bundjalung del fiume Lower Tweed da parte di padre e al popolo Danggan Balun (Cinque Fiumi) e Kullilli del Queensland sudorientale e sudoccidentale da parte di madre.